Territorio

TerritorioChi, percorrendo l'autostrada Milano Genova, avesse fatto caso o si fosse soffermato ad osservare la valle che, oltrepassata la galleria della Campora, si apre verso il mare, avrebbe potuto vedere piccoli centri abitati ed una moltitudine di case sparse della quale è costellata. Questo è il Territorio di Serra Riccò costituito dall'unione dei comuni di San Cipriano e Serra avvenuta nell'anno 1868 e dell'annessione del territorio di Orero avvenuta 10 anni dopo a spese del Comune di Sant'Olcese. Esso si estende su di una superficie di 2.617 ettari e conta 8.000 abitanti circa.

L'altezza minima del territorio di Serra Riccò rispetto al livello del mare è di 78 metri sul mare al confine con il comune di Genova, mentre la massima è di 780 metri a nord/est, nel gruppo del Sella. La temperatura, che varia a seconda dell'esposizione e dell'altezza, è a Pedemonte mediamente inferiore in tutti i periodi dell'anno di 4–6 gradi rispetto a quella di Genova. Solo raramente in estate raggiunge o supera i 30°.

Questo luogo, che rispecchia l’antica tipologia degli insediamenti liguri, é un unico comune: il Comune di Serra Riccò.
Un luogo montano ad un passo dal mare e, in virtù di alcune sue Frazioni, già Pieve nel governo genovese della Polcevera. Solo il prepotente bisogno di spazi che la modernità impose e la violenta mano dell'uomo, hanno potuto concedere al fondo valle più abitato, una nuova urbanizzazione ed una nuova industriosità.

Pur tuttavia è oramai un mondo in estinzione, retto esclusivamente dalla passione o dalla necessità di qualcuno che, filosoficamente, non vuol porre fine a quegli antichi mestieri che ci consegnano le belle immagini di un bel territorio e di come lo stesso dovrebbe essere perpetuato: boschi cedui, alcuni vigneti, qualche frutteto, orti di basilico e primizie, serre e qualche stalla.