Valleregia

La frazione è situata a 340 metri sopra il livello del mare; come altre località dell’entroterra non si presenta come un unico grande agglomerato di case, ma queste sono poste su di una collina che sale fin sotto la Costa di Orero.

E’ proprio sulla sommità di questacollina che sorge il centro del paese: una grande piazza antistante la chiesa parrocchiale, visibile sin dalla frazione di Castagna.

La posizione geografica ha favorito le attività agricole, alle quali ancor oggi gran parte degli abitanti si dedica, e ha connotato il territorio come zona di transito: il paese infatti si trova sull’antica Via del Sale. A sottolineare questa funzione potrebbe essere anche il toponimo della frazione, che nel corso dei secoli subì vari mutamenti, ma che derivò forse da Vicus Regius, in ricordo del passaggio di Re Liutprando nel 725, il quale trasportò le reliquie di Sant’Agostino da Tagaste a Pavia, come testimonia una lapide conservata nella Chiesa di San Martino.

Il primo documento in cui viene citato il paese è la Tavola di Polcevera (117 a. C) dove viene citato il Fluvium Veralasca (Torrente Valleregia). La chiesa parrocchiale è dedicata alla Natività di Maria SS., ma nelle fonti più antiche è indicata dapprima come “Nostra Signora di Varata” , in seguito “Nostra Signora di Voirè” e dal XVII secolo circa “Nostra Signora di Valleregia”. Le prime notizie certe su questa si trovano in un documento datato 12 dicembre 1191 dove si parla di due chiese parrocchiali: San Martino di Magnerri e Santa Maria di Voirè. Secondo la tradizione furono fondate entrambe da San Claro, fuggito con Sant'Olcese dalla Gallia a seguito della persecuzione dei Vandali all'inizio del V secolo; ancora nel 1387 Magnerri veniva indicata come parrocchia autonoma.

Tuttavia, quando nel 1712 le 40 famiglie della zona chiesero ed ottennero un cappellano per la celebrazione quotidiana, questo fu occasione di forti contrasti, tanto che si ricorse al senato della città di Genova per appianare la questione. La parrocchiale attuale è del XVII secolo, a tre navate, con cinque altari; nel laterale di sinistra sono conservate le reliquie di San Claro, morto qui nel 410 d.C. Di particolare pregio è l’altare maggiore, con il magnifico paliotto cinquecentesco.

Tradizionali giorni di festa sono l’8 settembre, nella quale si celebra la festa patronale della Natività, preceduta da una novena e particolarmente solennizzata anche con la partecipazione in processione degli artistici "Cristi". In questa occasione l'intero paese si mobilita per arricchire la festa con manifestazioni di vario genere;
il 20 agosto in cui si celebra San Bernardo, patrono dell’omonimo Oratorio con particolare solennità e la processione; la Festa di San Claro è celebrata il 4 maggio ed ha solo carattere di festa religiosa, anche se dal 2004 viene organizzata una marcia chiamata “Pei Strazzetti de Vojé…”; mentre San Martino viene ricordato la domenica dopo l'11 di novembre con celebrazione anche dei Vespri, seguita da un'allegra castagnata

Valleregia ha dato i natali ad un illustre personaggio del mondo religioso, una lapide in chiesa ricorda Padre Luigi Risso (1880-1969), missionario in Cina e successivamente Vicario Procuratore e Superiore Generale del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere), alla quale nel 2000 il Comune di Serra Riccò ha dedicato la piazza antistante la chiesa.