Serra

Vista SerraPosto sulla via della Vittoria, Serra fu la primitiva e l’antica sede comunale: l’edifico che ospitò il municipio, oggi di proprietà privata, è ancora visibile poco sopra la chiesa, la frazione è quella alla quale il comune deve il suo nome.Antiche tracce di popolamento del territorio sono state rinvenute in località Campora, quando durante alcuni lavori furono rinvenute ceramiche e monete datate di età tardo-antica.
Fa parte del territorio anche la piccola stazione ferroviaria di Piano Orizzontale dei Giovi, posta sulla linea Genova-Busalla. Infatti il territorio di Serra giunge a confinare con il territorio di Mignanego, sul quale gravitano oggi molte delle abitazioni poste su quel versante.Tra queste è interessantissimo, anche per l’antico nome che lo indica, il borgo del Malopasso, con un ponte di vetusta fattura e costruzioni molto antiche.

Ricca di pascoli, prati e boschi, Serra è denominata da alcuni “la piccola svizzera”: non è raro infatti incontrare mucche al pascolo, allevate nelle numerose aziende agricole che sopravvivono sul territorio.
Dalle alture soprastanti la chiesa si gode di una vista incomparabile, che spazia per tutta la Valle Polcevera, fino al mare.

Campanile SerraLa chiesa parrocchiale, dedicata a Nostra Signora Assunta, è precedente al 1143, come testimoniano i documenti dell’archivio parrocchiale. Era Pieve e aveva una vastissima giurisdizione, che comprendeva territori che si estendevano ben oltre l'attuale territorio comunale.
Conserva tracce molto antiche, come la lapide murata sul fianco dell’edificio. Rifatta nel corso del 1800, ha una facciata basilicale dalle eleganti linee, e una splendida pavimentazione a risseu (ciottoli bianchi e neri) antistante l’ingresso.
Fu la prima chiesa a dotarsi di un orologio sul campanile, nel XVI secolo. Al suo interno si possono notare, oltre agli affreschi di Giovanni Battista Ghigliotti e i marmi policromi, un antico organo del Bianchi e una splendida statua in legno della Vergine, opera di Antonio Canepa. Particolarmente espressiva la statua in marmo della Madonna posta sopra la nicchia dell’ingresso principale.

L’oratorio dedicato a San Bernardino, che sorge di fronte alla parrocchiale, è la sede di una confraternita molto antica, che aveva istituito secoli addietro anche un Monte di Pietà del Grano. Gli apparati tessili e processionali della confraternita sono tra i più antichi e pregiati dell’intero territorio comunale.
La festa patronale si festeggia il 15 agosto, festività dell’Assunzione di Maria Vergine, mentre la festa della confraternita è il 20 maggio. In entrambe le occasioni si sfoggiano in processione i crocefissi lignei e il piazzale della chiesa si anima di persone accorse per gustare frittelle di antica tradizione, mentre in autunno viene organizzata una festa dove vengono preparate le caldarroste.

Anticamente, in occasione della festa del Santuario della Vittoria, il 10 maggio, la parrocchia si recava in pellegrinaggio a piedi al santuario, e la confraternita effettuava il passaggio di consegne tra i Priori. La tradizione del pellegrinaggio prosegue ancora oggi.